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Doppia materialità: cos’è, perché è obbligatoria e come applicarla 

Indice dei contenuti

La direttiva CSRD ha ridefinito le regole del gioco nella rendicontazione di sostenibilità.
Tra i requisiti fondamentali c’è l’obbligo di adottare il principio della doppia materialità: un approccio che impone di guardare alla sostenibilità da due prospettive, e di costruire su questa base tutte le strategie, i report e le decisioni aziendali.

Vediamo cosa significa nel concreto e come Tecno Group accompagna le imprese in questo percorso.

Che cos’è la doppia materialità?

Il concetto di doppia materialità nasce per rendere la rendicontazione più aderente alla realtà.
Richiede alle aziende di valutare ogni tema ESG (ambientale, sociale e di governance) da due punti di vista:

  • Materialità di impatto: come l’azienda influisce su persone, ambiente, diritti, comunità, risorse naturali.
  • Materialità finanziaria: come questi stessi fattori ESG possono influire sull’andamento economico dell’azienda, sulla sua stabilità e sulla capacità di generare valore nel tempo.

L’incrocio tra queste due dimensioni produce un quadro completo e consente di definire i temi veramente rilevanti.
Solo questi andranno rendicontati nel bilancio di sostenibilità secondo gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).

Perché la doppia materialità è diventata obbligatoria?

A renderla obbligatoria è la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), entrata in vigore a gennaio 2024 e in fase di recepimento nei singoli Stati membri.


Le prime aziende dovranno rendicontare nel 2025 (sui dati 2024), ma il perimetro si estenderà negli anni successivi fino a includere:

  • grandi imprese non quotate (dal 2025);
  • PMI quotate (dal 2026);
  • imprese figlie o succursali di gruppi extra-UE (dal 2028).

Per tutte, l’analisi di doppia materialità è il punto di partenza obbligato.
Senza questa valutazione, un bilancio di sostenibilità rischia di essere non conforme.

Qual è l’obiettivo dell’analisi?

Non si tratta solo di un adempimento. L’obiettivo è costruire una rendicontazione:

  • fondata su dati solidi;
  • coerente con il contesto aziendale;
  • comprensibile per gli stakeholder;
  • utile a livello strategico.

La matrice di doppia materialità che ne risulta consente di prioritizzare i temi ESG, allineare i processi interni agli standard europei e rispondere in modo trasparente a clienti, investitori, banche e autorità.

Come si conduce un’analisi di doppia materialità?

L’analisi si sviluppa in fasi successive, che possono variare a seconda della complessità dell’azienda.
In generale, il processo prevede:

  1. Integrazione nei processi aziendali: la matrice guida il reporting, la gestione dei rischi e le scelte strategiche.
  2. Definizione del perimetro: si identificano le attività aziendali da includere e la catena del valore rilevante.
  3. Raccolta delle informazioni: si raccolgono dati tramite interviste, survey, workshop e analisi documentale.
  4. Coinvolgimento degli stakeholder: interni ed esterni, secondo i principi di trasparenza e inclusività.
  5. Valutazione dei temi: ogni questione ESG viene pesata rispetto alla sua rilevanza interna e al suo impatto esterno.
  6. Costruzione della matrice: i risultati vengono rappresentati visivamente in una griglia a due dimensioni.

Come Tecno Group supporta le aziende

Tecno Group accompagna le imprese nella costruzione di un’analisi di doppia materialità robusta, conforme e utile.
Lo facciamo integrando competenze ESG, strumenti tecnologici e una metodologia adattabile a ogni settore.

In particolare, offriamo:

  • supporto per la definizione del perimetro e degli stakeholder;
  • strumenti digitali per la raccolta e l’elaborazione dei dati;
  • facilitazione dei momenti di confronto e co-decisione;
  • rappresentazione visiva della matrice;
  • integrazione dei risultati nel reporting e nella governance.

In ogni progetto, puntiamo a trasformare l’analisi in una leva per migliorare il posizionamento, ridurre i rischi e rispondere alle attese del mercato.

La doppia materialità non è una fotografia. È un processo da aggiornare

Una volta costruita, la matrice di materialità va rivista periodicamente, soprattutto in caso di:

  • cambiamenti nel contesto normativo;
  • variazioni nella catena del valore;
  • evoluzione delle aspettative degli stakeholder;
  • aggiornamento delle strategie aziendali.

Vuoi costruire una doppia materialità utile, non solo conforme?

Contattaci per pianificare un percorso su misura: ti aiutiamo a costruire una matrice che rispetti gli standard europei e guidi davvero le tue scelte strategiche.

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