In un mondo dove sostenibilità e resilienza sono diventati parametri imprescindibili per il successo, la supply chain emerge come il primo snodo strategico da ripensare. Non è solo una rete logistica che connette fornitori e clienti. È l’ossatura nascosta, quella da cui dipende il vero impatto ambientale, sociale ed economico di un’azienda.
Il Global Supply Chain Report 2024 lancia un dato chiaro: oltre il 70% delle emissioni totali delle imprese proviene dalla loro filiera. Materie prime, processi di lavorazione, trasporto e distribuzione generano effetti che, se non gestiti, compromettono non solo l’ambiente ma anche la solidità e la reputazione aziendale.
La supply chain come specchio della sostenibilità aziendale
Per anni, le aziende hanno guardato alla supply chain solo in termini di costi e tempi di consegna. Oggi la prospettiva è cambiata. La filiera è diventata il punto di osservazione privilegiato per valutare l’impatto di un’impresa sul pianeta e sulla società.
L’adozione di criteri ESG lungo la supply chain permette di:
- ridurre le emissioni e l’uso di risorse naturali;
- migliorare le condizioni di lavoro lungo tutta la catena;
- garantire la trasparenza dei processi e la tracciabilità dei materiali;
- prevenire rischi reputazionali legati a pratiche non etiche.
Non basta però un controllo a campione. Serve un sistema strutturato di monitoraggio e gestione, che coinvolga ogni livello della catena, dai fornitori di primo livello fino a quelli più a monte, spesso nascosti in filiere complesse e globalizzate.
Regolamenti e sfide: la pressione normativa cambia le regole
Le aziende non possono più contare solo sulla buona volontà dei partner commerciali. Le nuove normative, come il Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) in Europa e il Uyghur Forced Labor Prevention Act (UFLPA) negli Stati Uniti, impongono controlli sempre più rigorosi.
L’Unione Europea, ad esempio, chiede alle aziende di:
- identificare, prevenire e mitigare i rischi di impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente lungo la catena del valore;
- implementare procedure di due diligence ambientale e sociale;
- rendere pubblici i risultati delle loro attività di controllo.
Chi non si adegua rischia sanzioni, limitazioni nell’accesso ai mercati e gravi danni reputazionali. Ma chi sa anticipare questi cambiamenti può costruire una supply chain più resiliente, efficiente e competitiva.
Dati e tecnologie: come la digitalizzazione sta trasformando la filiera
La trasformazione digitale è il grande alleato della nuova supply chain. L’adozione di soluzioni avanzate consente di raccogliere dati affidabili, migliorare la tracciabilità e supportare decisioni più consapevoli.
Tecnologie chiave:
- Blockchain: per garantire la tracciabilità e la trasparenza delle transazioni.
- Intelligenza artificiale: per ottimizzare i processi logistici e prevedere le interruzioni.
- Life Cycle Assessment (LCA): per misurare e ridurre l’impatto ambientale dei prodotti lungo tutto il loro ciclo di vita.
- Internet of Things (IoT): per monitorare in tempo reale condizioni di produzione, trasporto e stoccaggio.
Secondo il report ‘Digital Supply Chains: Increasing Efficiency and Resilience’ di McKinsey & Company, le aziende che investono nella digitalizzazione della supply chain possono ridurre i costi operativi fino al 15% e migliorare la puntualità delle consegne del 20%.
Ma la digitalizzazione da sola non basta. Deve essere accompagnata da una governance chiara, da criteri ESG integrati nei processi decisionali e da una cultura aziendale orientata alla sostenibilità.
Il valore di una supply chain sostenibile: oltre il profitto
Una filiera responsabile non è solo una garanzia di conformità normativa. È un motore di innovazione, un asset competitivo, un elemento distintivo agli occhi di clienti, investitori e talenti.
I benefici tangibili includono:
- migliore gestione dei rischi e della resilienza operativa;
- accesso facilitato a finanziamenti green e incentivi pubblici;
- aumento della fiducia da parte degli stakeholder;
- rafforzamento del brand e della reputazione aziendale.
Secondo il report ‘Future of Consumption in Fast-Growth Consumer Markets’ pubblicato dal World Economic Forum, il 57% dei consumatori globali dichiara di preferire l’acquisto da aziende che dimostrano impegni concreti in materia di sostenibilità lungo la supply chain.
L’approccio di Tecno Group: costruire oggi la supply chain di domani
In Tecno Group crediamo che la vera transizione sostenibile parta proprio dalla filiera. Attraverso i nostri servizi di ESG Advisory e Digital Transformation aiutiamo le imprese a mappare, monitorare e ottimizzare la supply chain, trasformandola in un vantaggio competitivo.
Offriamo strumenti per:
- analizzare i rischi e le opportunità lungo la catena di fornitura;
- implementare strategie di decarbonizzazione;
- costruire sistemi di tracciabilità basati su dati certificati;
- supportare la compliance con le normative ESG più evolute.
Perché il futuro non si improvvisa. Si costruisce, nodo dopo nodo, iniziando proprio dalla supply chain.